Bagnoli attente ancora. Dal 93, con la chiusura dell’Italsider attende la bonifica di un’area vasta circa due milioni di mq e attende anche un nuovo commissario. Da qualche giorno rimbalza un nome: Francesco Floro Flores, imprenditore napoletano che ha rilevato la gestione dello zoo e dell’Arena Flegrea, oltre a sedere nel consiglio di amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti di cui Fintecna, condannata a rimuovere la colmata, è una società partecipata.
Flores, infatti, sarebbe in conflitto di interessi proprio per quella poltrona nel cda di cassa depositi e prestiti. Va specificato, infatti, che esiste una sentenza del Consiglio di Stato del 2015 la quale stabilisce che la rimozione della colmata di Bagnoli, costruita dall’Italsider tra il 1962 ed il 1964 con l’accumulo degli scarti di fonderia, deve essere realizzata e pagata da Fintecna, la società interamente partecipata da Cassa Depositi e Prestiti che è la concessionaria dell’area.
“Se su Floro Flores ci fosse conflitto di interesse non sarebbe possibile la nomina“, dichiara il vicepremier e ministro del Lavoro e Sviluppo Economico Luigi Di Maio. “E’ una persona di cui ci fidiamo e che vuole bene alla città“.
Ed è così che si è scatenata una bufera politica e mediatica che vede contrapporsi le solite due fazioni: maggioranza e opposizione. Soliti battibecchi tra i massimi vertici del M5S che vorrebbero Flores commissario, i leghisti che non ne sono proprio felici, il governatore Vincenzo De Luca che scrive al premier Giuseppe Conte e boccia la candidatura e, infine, i comitati cittadini sul piede di guerra.
Da più di 20 anni, però, la città aspetta di essere risarcita. Qual è stato, dunque, il percorso di risanamento?
Fino al 2015 solo false promesse e sperpero di denaro pubblico con un’inchiesta della magistratura e sei condanne in primo grado per disastro ambientale colposo e truffa nell’ambito della mancata bonifica dell’area dell’ex Italsider
Nel 2015 è stata istituita la cabina di regia a Palazzo Chigi, la figura di un commissario e il ruolo operativo di Invitalia sciogliendo i nodi di una matassa che da vent’anni continua a ingarbugliarsi. Dopo le caratterizzazioni è stata bandita la gara per la progettazione della bonifica delle aree ex ilva ed ex italsider oltre al ripascimento dell’arenile nord e la restituzione della spiaggia alla città.
Nonostante vecchie e nuove litanie, però, c’è la certezza che Bagnoli attende un commissario e attende dignità da troppo tempo.