La firma del contratto arriverà soltanto dopo l’Estate, ma la rivelazione del nome del vincitore della gara Consip e l’affidamento preliminare della concessione avverranno già entro la fine del mese. È un’accelerazione notevole quella annunciata oggi dal capo della segreteria del Ministero dell’Ambiente, Carlo Maria Medaglia, nel percorso di avvicinamento alla nuova era del Sistri, il sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti.
«Abbiamo finito le procedure di gara come da GANTT presentato a fine 2015 alla Camera e al Senato. Il Ministero si prepara tramite Consip a dare la gara in modo preliminare già per il mese di luglio, per poi partire con la firma del contratto subito dopo l’Estate – ha rivelato Medaglia, intervistato oggi da Radio 24 sul futuro del Sistri (al minuto 07:35 del programma “#autotrasporti”) – è chiaro che affianco a questo c’è una grande attività amministrativa: è andato in Gazzetta Ufficiale il decreto che in qualche modo fa tutte le semplificazioni richieste dalle associazioni sul Sistri. Oggi il ministero sta lavorando su una revisione delle sanzioni e naturalmente con l’ingresso del nuovo concessionario andremo a ragionare anche sul problema dei contributi perché è chiaro che non sapendo quant’è il valore della piattaforma del concessionario è difficile e diventa in qualche modo inutile ragionare sul contributo. Quello che faremo sarà ragionare sul contributo a 360 gradi cercando di fare qualcosa che sia diverso dalle esenzioni delle imprese con meno di dieci dipendenti, che è stato il primo atto del ministro quando è arrivato». Dichiarazioni successivamente confermate in pieno dagli uffici di via Cristoforo Colombo.
L’ultima volta che dal Ministero ci erano giunte notizie sul bando era stato lo scorso 28 aprile, quando la sottosegretario Silvia Velo rispondendo ad un’interrogazione in Commissione Ambiente alla Camera spiegò che la procedura aveva subito una proroga di tre mesi permettendo di presentare offerte fino a fine marzo e quindi di far partire il vaglio definitivo da parte della commissione soltanto dal primo di aprile. Se davvero entro fine luglio avremo un affidamento preliminare vorrà dire che alla commissione sono bastati poco più di tre mesi per individuare l’offerta più conveniente ed innovativa tra quelle pervenute (se mai sapremo quali e quante siano state). Una valutazione che però non ha tenuto conto di un dettaglio importante: stando a quanto appreso da Ricicla già lo scorso dicembre, non si sarebbe potuto individuare il concessionario prima di una fase di confronto che lo stesso Ministero avrebbe promesso ad associazioni di categoria e ed organizzazioni di settore. Una fase che magari avrebbe rallentato l’iter di assegnazione, ma avrebbe evitato anche polemiche e mal di pancia tra le imprese. Stando a quando si apprende dalle stesse associazioni di categoria, invece, questa fase è stata saltata a pié pari, con buona pace della “promessa” ministeriale.
Ciò significa che il tanto sbandierato accoglimento delle istanze provenienti dalle associazioni si è fermato alle promesse affidate al famoso articolo 2 del dm 78: quello che rimanda a “uno o più” futuri decreti qualsiasi effettiva innovazione (a partire dall’archiviazione definitiva di token usb e black box). In altre parole il Ministero continua a non aver fatto nulla di concreto, al netto di un sostanziale riordino del regolamento che allo stato attuale più che semplificare riporta il caos nel comparto, ma soprattutto sembra chiudere le porte al dibattito su contributi, sanzioni e allargamento della platea. Punti sui quali avrebbe giovato confrontarsi con le imprese che con il Sistri dovranno inevitabilmente conviverci: il tempo per ripensarci c’è ancora.