Servizio rifiuti, presentato il vademecum per il contratto tipo ARERA

di Luigi Palumbo 17/10/2024

Presentato a Benevento il nuovo vademecum di ANCI, Utilitalia e Assoambiente per guidare enti locali e gestori nel percorso di adeguamento dei contratti di servizio alla disciplina ARERA. Un faro per orientarsi nelle pieghe più oscure della regolazione, ma anche il punto di partenza di un percorso di advocacy condiviso


Superare le difficoltà interpretative e applicative della disciplina ARERA, a partire da quelle legate al nuovo contratto standard per il servizio di gestione dei rifiuti urbani. Ma anche promuovere un approccio collaborativo e sinergico tra enti territoriali e aziende di gestione. Una visione condivisa del presente e del futuro della regolazione, da portare al tavolo delle interlocuzioni con l’autorità nazionale. È l’obiettivo del vademecum messo a punto da ANCI, Utilitalia e Assoambiente per guidare comuni e aziende alle prese con l’adeguamento dei contratti di servizio in essere alle previsioni della delibera 385/2023/R/rif. “Il vademecum si inserisce in una fase molto particolare della regolazione – spiega Luca Tosto di Assoambiente – abbiamo uno schema di contratto tipo adottato l’anno scorso e, su tutta una serie di aspetti abbiamo già delle prassi applicative consolidate e una giurisprudenza in linea con i principi della regolazione. Il nostro vademecum è frutto di un lavoro di sintesi, per offrire elementi guida che possano aiutare gestori e amministratori ad affrontare questa fase di adeguamento, molto complessa”.

Dalla definizione dei corrispettivi di servizio – tema spesso oggetto di controversie tra enti e gestori – alla messa a punto del piano economico finanziario di affidamento. Il vademecum, per quanto in una forma snella e di facile leggibilità, offre un supporto prezioso per navigare nei risvolti più delicati, e per certi versi anche più oscuri, della disciplina regolatoria in materia di contratti di servizio. Con l’obiettivo di garantirne la migliore applicazione, quella capace cioè di tenere assieme la qualità ed economicità del servizio erogato agli utenti con l’equilibrio economico-finanziario delle gestioni. “Il contratto standard ci consente di ricordarci tutto ciò che ARERA ha prodotto fin qui – spiega Francesco Iacotucci di ANCI – e di formalizzarlo insieme al gestore per avere certezza di regole condivise. L’invito è a darsi una modalità di lavoro comune, tra gestori ed enti locali. Anche in previsione dei PEF – chiarisce – l’invito è a non limitarsi a una semplice approvazione di numeri, ma a mettere in piedi un documento che rifletta concretamente la dimensione economico finanziaria delle attività”.

Il vademecum, disponibile già da luglio, è stato presentato ufficialmente nella sala consiliare del comune di Benevento. Una scelta non casuale, quella del capoluogo campano, dove solo poche settimane fa l’amministrazione comunale e la utility pubblica ASIA Benevento hanno siglato il nuovo contratto di servizio, adeguato agli standard dell’autorità di regolazione. “Abbiamo seguito lo schema – racconta Donato Madaro, amministratore unico di ASIA – incontrando tutte le difficoltà del caso, a partire dalla redazione del piano economico finanziario dell’affidamento, ma alla fine ce l’abbiamo fatta e abbiamo un nuovo affidamento della durata di 8 anni. Un orizzonte temporale che ci consentirà di programmare attività e investimenti“. Che, in linea con il nuovo piano industriale, chiarisce Madaro, dovranno condurre anche alla piena attivazione della tariffa puntuale. “Dopo una fase di sperimentazione – dice – ora siamo all’implementazione. È stata aggiudicata una gara e dal 2026 si passerà all’applicazione in tutta la città, con un modello che abbiamo brevettato e che intendiamo ‘esportare’ anche in altri ambiti territoriali”. La regolazione, insomma, superate le difficoltà interpretative e applicative, se messa nelle condizioni di funzionare bene offre una cornice sicura per strategie e investimenti che fanno bene a tutti, a partire dai cittadini “che sono al centro del nuovo contratto di servizio”, chiarisce Madaro.

La pubblicazione del vademecum, spiegano ANCI, Utilitalia e Assoambiente, segna il punto d’avvio di un nuovo percorso di advocacy condivisa sui temi della regolazione. L’apertura di un tavolo di confronto e monitoraggio permanente, che da qui in avanti dovrà seguire l’evolversi della disciplina regolatoria, i suoi effetti e le criticità determinate dalla sua applicazione, elaborando proposte condivise da sottoporre ad ARERA. “Per migliorare il meccanismo regolatorio, che in questa fase è indubbiamente un po’ ingessato, e renderlo più efficiente e dinamico – spiega Ferdinando Di Mezza, vice presidente di Assoambiente – le difficoltà ci sono, ma fermarsi ora farebbe male a tutti, agli enti territoriali, ma anche ai gestori”. Un invito a superare frammentazioni e rendite di posizione che ancora troppo spesso frenano l’evoluzione in ottica industriale dei servizi di gestione dei rifiuti. “Stare insieme significa anticipare i problemi – dice Iacotucci – e rendere noto ai nostri rappresentati che non solo c’è la necessità di affrontare il mondo della regolazione, ma che questo può essere fatto in condivisione e nel bene dei cittadini. Che poi è il fine ultimo della regolazione”. “Dalla regolazione non si torna indietro, ma bisogna farla funzionare bene – aggiunge Di Mezza – il contratto tipo è stato un primo, grande passo in avanti. Ci auguriamo che a breve venga affiancato anche dal bando tipo, perché questi strumenti, insieme, possono davvero far decollare la regolazione”.

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