ROMA. “450 milioni per chiudere la ferita della Terra dei Fuochi”. Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha messo per la prima volta nero su bianco l’impegno economico assunto (fino a ieri soltanto a parole) dal Governo ad intervenire con la legge di Stabilità 2016 nelle operazioni di bonifica e risanamento ambientale sui territori contaminati in Campania, Terra dei Fuochi e Bagnoli in testa. E lo ha fatto, nel suo stile, con un tweet:
Risposte per il Sud, non proclami: 450 milioni per chiudere la ferita della Terra dei Fuochi #italiacolsegnopiù
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 15 Ottobre 2015
La conferma è venuta ieri nel corso della conferenza stampa di presentazione della manovra. I fondi complessivamente stanziati ammonterebbero a 450 milioni di euro per tre anni. Circa 150 milioni saranno resi disponibili già nel 2015, stando a quanto dichiarato da Renzi, con una misura parallela alla Legge di Stabilità. “Potrebbe trattarsi di un decreto legge o di uno strumento equivalente che poi confluirà nella Legge di Stabilità” ha chiarito il Premier.
Un impegno su base pluriennale, quello di Palazzo Chigi, che come anticipato nei giorni scorsi dal Governatore della Campania Vincenzo De Luca, vedrà la Regione operare in collegamento diretto con la Presidenza del Consiglio e con il coinvolgimento dell’Autorità anticorruzione guidata da Raffaele Cantone. In cima alla lista delle priorità lo smaltimento delle ecoballe, operazione che dovrebbe partire già entro la fine dell’anno grazie al primo stanziamento da 150 milioni garantito dal Governo, per concludersi, auspicabilmente, ha osservato Renzi, “tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018”.
Stando a quanto annunciato nei giorni scorsi da De Luca, il piano per lo smaltimento dei cinque milioni di balle dovrebbe prendere il via entro dicembre di quest’anno con lo svuotamento delle aree di stoccaggio minori ed il trasporto dei rifiuti ad impianti di incenerimento fuori regione. Già dalla prossima settimana Regione Campania dovrebbe provvedere a pubblicare i primi avvisi pubblici di manifestazione d’interesse rivolti alle imprese interessate. Al fine di vigilare sulla trasparenza degli affidamenti, proprio ieri a Roma Autorità Nazionale Anticorruzione e Regione Campania hanno siglato un Protocollo d’intesa per la vigilanza sugli appalti. L’intesa punta a rafforzare ed assicurare la correttezza e la trasparenza delle procedure di affidamento, assicurando un programma di legalità e trasparenza con riferimento a settori di competenza particolarmente soggetti a rischio di corruzione, in primis quelli legati a gestione e al ciclo dei rifiuti. “L’importanza della firma del Protocollo – ha dichiarato il Presidente Raffaele Cantone – sta nel fatto che la Regione Campania intende sottoporre all’Autorità due procedure che riguardano il delicato settore dei rifiuti, oggettivamente pericolose e sulle quali l’Anac svolgerà, come al solito, controlli particolarmente approfonditi”. Legittimo pensare che il Presidente dell’Anac si riferisse proprio alle ormai imminenti gare d’appalto per il trasporto fuori regione delle ecoballe.