Analisi e progettazione, sviluppo e realizzazione del nuovo Sistri, senza contare il collaudo del sistema e la migrazione dei dati dal vecchio server al database del nuovo concessionario. Sono le fasi previste – nero su bianco – dal capitolato tecnico del bando Consip con cui alla fine dello scorso anno sono state formalizzate le lettere d’invito alle imprese e alle Ati ritenute idonee dopo la chiusura delle manifestazioni d’interesse lo scorso agosto. Fasi che dovrebbero richiedere al massimo 9 mesi a partire dalla data di stipula del contratto di concessione. Una tempistica di previsione che il Ministero deve sperare venga tagliata dal migliore offerente, altrimenti potremmo già affermare con certezza che neanche il primo gennaio 2017 potrà salutare la nuova alba del Sistri. Già perché secondo il documento – che già a dicembre Ricicla aveva potuto consultare in esclusiva – dalla stipula del contratto all’entrata in vigore del nuovo sistema possono trascorrere al massimo 12 mesi, ma ciò poteva avvenire prevedendo una fase di affiancamento tra vecchio e nuovo gestore della durata di tre mesi e comunque collaudo e avvio in esercizio del nuovo Sistri erano cronoprogrammate entro 9 mesi dalla suddetta stipula.
Insomma se anche il mese di aprile fosse quello dell’accelerazione definitiva per il sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti e per la sua “nuova vita”, è quanto meno plausibile immaginare che ci sarà una nuova serie di palpitazioni e di ansie per gli operatori del settore di fronte all’ennesima corsa contro il tempo che a questo punto penderà come la proverbiale spada di Damocle sul capo del nuovo concessionario. È pur vero che avendo ampia delega sulla stragrande maggioranza dei dettagli tecnici evolutivi, i soggetti proponenti potrebbero avere già in mano una progettazione avanzata e abbondantemente archiviata l’analisi, ma non va dimenticato che il Ministero ha promesso ad associazioni di categoria ed organizzazioni di settore un confronto per valutare la corrispondenza tra le stesse innovazioni e modalità proposte ed effettive esigenze del comparto prima di individuare definitivamente il concessionario vincitore del bando. Un passaggio che se da un lato è necessario, dall’altro potrebbe ritardare ulteriormente l’avvio del nuovo sistema. E chissà che non si renda necessario registrare l’ennesima proroga a fine 2016.
Nel frattempo con il mese di aprile si riscalda il fronte fiscale. Dopo che il Milleproroghe ha dimezzato l’importo delle sanzioni Sistri, c’è fibrillazione per il ben più atteso impegno assunto dal Governo per la riduzione del contributo che scade proprio il giorno 30. Se davvero questo sarà l’ultimo anno in cui quest’importo verrà versato “a vuoto”, le promesse del Ministero scadranno nel giro di venti giorni. Ancora una volta per il Sistri si prospettano un “conto alla rovescia” e un intervento in extremis. Tutto secondo copione.