Il nuovo approfondimento di Ricicla Lex è dedicato alle conseguenze della pubblicazione del nuovo Testo Unico Sistri: il decreto ministeriale n.78 del Ministero dell’Ambiente entrato in vigore lo scorso 8 giugno ha delineato le prospettive di innovazione ed evoluzione del sistema, dal superamento di token USB e Black Box fino all’operatività offline passando dalla compilazione automatica del MUD, affidandone la definizione a decreti e regolamenti di futura pubblicazione.
Ma le dolenti note non sono tardate ad arrivare. La manualistica aggiornata fa registrare un passo indietro del Ministero sull’individuazione delle categorie obbligate ad iscrizione, raddoppiando adempimenti ed oneri per gli impianti di trattamento rifiuti non pericolosi che debbano iscriversi alla categoria dei nuovi produttori. Contravvenendo, infatti, ai chiarimenti intervenuti negli anni scorsi, gli stessi impianti si troveranno oggi a doversi iscrivere anche come gestori di rifiuti speciali pericolosi. Una condizione che, alla luce della vidimazione ministeriale, espone immediatamente a rischio sanzioni gli impianti che non hanno versato il duplice contributo di iscrizione entro il 30 aprile.
A puntualizzare novità e continuità nel passaggio dal vecchio al nuovo Testo Unico e a fare chiarezza nel rinnovato caos Sistri ci pensa l’approfondimento di Ricicla Lex a cura della dott.ssa Tiziana Cefis, responsabile formazione dello Studio Amb di Bergamo.