Il Sistri resterà nelle mani di Selex per altri 12 mesi. Termine del contratto stabilito al 31 dicembre 2016, garanzia di indennizzo dei costi consuntivati fino a fine anno prima e anticipo di 20 milioni di euro per l’anno che sta finendo e per quello che verrà poi. I soldi saranno attinti dai contributi versati dagli utenti – come già previsto – prima ancora che dal bilancio del Ministero dell’Ambiente. È in questi termini che sarà modificata la legge 101 del 31 agosto 2013 se sarà approvato l’emendamento alla legge di stabilità presentato dai relatori di maggioranza del provvedimento alla Camera Melilli (Pd) e Tancredi (Ncd) in sede di Commissione Bilancio. Emendamento presentato ieri, domenica 13, e in attesa di votazione. In caso di approvazione ci sarebbe dunque un vero e proprio colpo di scena, dato che la maggioranza entrerebbe in aperta contraddizione con un esponente dello stesso Governo, vale a dire il ministro Galletti. Già, perché il nuovo sistema verrebbe sviluppato dal nuovo concessionario, e se le documentazioni ed i carteggi che Ricicla ha potuto visionare già confermavano una dilatazione dei tempi rispetto ai fin troppo ottimisti annunci del Ministro (che parlava di innovazione entro i primi mesi del 2016), questo emendamento metterebbe definitivamente nero su bianco un rinvio dei giochi al 1 gennaio 2017. Una data decisamente più consona entro cui espletare “con tutti i crismi” (come ama dire lo stesso Galletti) tutti i passaggi di affidamento, progettazione e collaudo del nuovo Sistri; ma non si può certo ignorare l’ennesima, grottesca proroga che si verrebbe a configurare. Anzitutto resterebbe aperta la questione del regime cartaceo, da regolare con ogni probabilità nell’ambito del Milleproroghe. Ma i dubbi principali emergono dal rapporto tra Selex e Ministero. La società che gestisce attualmente il Sistri – a regime minimo di operatività – e cioè la Selex SeMa, è in liquidazione ed ha aperto un contenzioso multimilionario presso il Tar del Lazio con il dicastero di via Cristoforo Colombo. La casa madre concessionaria del servizio, la Selex Es, già un anno fa non sembrava entusiasta di prolungare il contratto Sistri dunque ci sono ulteriore dubbi sulla legittimità della seconda estensione unilaterale di fila con la controllata di Finmeccanica. L’emendamento dovrebbe essere votato nella sessione delle 14.30 di oggi, dopodiché il quadro sarà inevitabilmente più definito.
AGGIORNAMENTO 15/12/2015 ORE 12.15
La Commissione Bilancio è ancora riunita dopo oltre 24 ore per sfornare il testo che attende di essere discusso domani in Assemblea. Nonostante le prime indiscrezioni a mezzo stampa, secondo le quali l’emendamento dei relatori sarebbe stato ritirato in seguito alla strenua opposizione delle minoranze, manca ancora l’ufficialità sul destino della proroga presentata da Melilli e Tancredi. Ufficialità che verrà in seguito alla chiusura dei lavori della Commissione attesa in giornata.