Secondo Assorimap il testo di recepimento della direttiva europea SUP si allontana “pericolosamente dall’obiettivo strutturale della direttiva, cioè la circolarità delle materie plastiche”
I riciclatori bocciano il decreto legislativo di recepimento della direttiva europea SUP, che entrerà in vigore domani mettendo al bando una serie di prodotti in plastica monouso con una deroga per quelli in materiali biodegradabili e compostabili. “Le modalità di applicazione definite dal governo contraddicono con quanto previsto dall’Unione Europea, snaturando l’impianto della direttiva” scrive in una nota Assorimap, associazione dei riciclatori di materie plastiche. Non tanto perché il lasciapassare sui prodotti biocompostabili garantito dal testo italiano non è previsto nel provvedimento adottato dall’Ue, ma soprattutto perché “non si prevede alcun tipo di incentivo per il riciclo meccanico della plastica, trascurando così un settore che costituisce il cuore dell’economia circolare”.
Secondo i riciclatori il decreto di recepimento italiano si allontana “pericolosamente dall’obiettivo strutturale della direttiva, cioè la circolarità delle materie plastiche“. Anche se il testo integra le previsioni contenute nella direttiva in base alle quali le bottiglie in PET dovranno contenere almeno il 25% di plastica riciclata entro il 2025 e il 30% entro il 2030, per Assorimap “l’utilizzo circolare delle materie plastiche, che sappiamo essere l’obiettivo principale della direttiva, potrebbe essere favorito maggiormente estendendo le previsioni di un contenuto minimo obbligatorio, al 50%, di plastica riciclata tracciata post-consumo”. “Non dimentichiamo l’obiettivo al 2030, posto anch’esso dalla Ue, del 55% di riciclo effettivo di rifiuti di imballaggio in plastica. Si tratta di un target sfidante e che difficilmente verrà raggiunto senza il contributo delle imprese del riciclo meccanico delle plastiche e senza misure che favoriscano il comparto delle plastiche riciclate”, sottolinea il Presidente di Assorimap Walter Regis.
Anche il regolamento europeo sulla ‘tassonomia Verde’, prosegue la nota di Assorimap, considera il riciclo meccanico come il processo più sostenibile per il trattamento delle materie plastiche, poiché per ogni tonnellata di materia plastica riciclata si risparmiano 1,9 tonnellate di petrolio, si riducono le emissioni di CO2 di 1,4 di tonnellate, nonché quantità ingenti di energia elettrica. “Si tratta di aspetti fondamentali – sottolinea Regis – di cui il governo non ha tenuto conto. Le scelte dell’esecutivo nell’applicazione della direttiva SUP scontano la mancanza di visione strategica e contraddicono l’indirizzo tracciato dall’Unione europea, rischiando di esporre l’Italia a richiami o a procedure anche più severe”.