Rivedere o no il Testo Unico Ambientale prima di recepire le innovazioni contenute nel pacchetto europeo. Quali le iniziative da adottare a sostegno degli autodemolitori per raggiungere il 95% chiesto dall’Europa nel settore del recupero delle auto giunte a fine vita. Che fine ha fatto il “Green Act”.
Sono queste le domande che Ricicla.tv ha sottoposto al senatore del Pd Stefano Vaccari, membro della Commissione Ambiente di Palazzo Madama e da sempre impegnato sul fronte della circular economy.
Per il Senatore è necessario avviare un confronto aperto con il Parlamento Europeo rispetto alle innovazioni contenute nel pacchetto, presentare le dovute osservazioni e solo successivamente arrivare alla modifica del codice ambientale nostrano.
Rispetto alle misure da adottare per incentivare il raggiungimento del 95% dei veicoli a fine vita chiesto dall’Europa, Vaccari precisa: «Il Governo e il Parlamento hanno già adottato misure in tal senso, il problema è che l’Aci ancora non ha pubblicato la circolare che impone di osservare le prescrizioni di legge imponendo la cancellazione di tutte le auto che vengono esportate. Fenomeno questo che – è risaputo – alimenta il mercato illegale dei pezzi di ricambio piuttosto che quello dei rifiuti. C’è ancora molto da fare chiaramente. Di sicuro lavoreremo su misure che rendano gli impianti più performanti per la pesatura dei rifiuti, di modo che gli stessi siano meglio tracciabili. Occorre anche professionalizzare l’intera filiera e assicurare che ogni prodotto che entra in un impianto venga interamente avviato a recupero. Di misure al vaglio del Parlamento atte a dimostrare l’importanza che l’intera categoria ha nell’ambito dell’economia circolare, ce ne sono diverse: ci auguriamo, nei prossimi mesi, di riuscire a dare risposte concrete alla categoria e, ovviamente, all’Europa».
Nessuna novità sul Green Act annunciato lo scorso anno, ma secondo Vaccari le misure adottate nel corso di questa legislatura in materia ambientale (legge sugli ecoreati, collegato ambientale, la riforma delle agenzie ambientali) e quelle che attese per i prossimi mesi rappresentano dei segnali importanti che Parlamento e Governo intendono assumere rispetto alle politiche di sostenibilità ambientale e della green economy.
Gli autodemolitori “seri” vorrebbero prima di tutto che si applicassero le leggi vigenti.