Partirà ad aprile 2021 la quarta edizione del contest di SeedUp per promuovere progetti imprenditoriali in tema di sostenibilità e green economy
Non è facile per una giovane impresa o per una startup inserirsi nel mondo del lavoro. Tante le incombenze burocratiche che potrebbero manifestarsi, creando rallentamenti lungo il percorso. Qual è la mission e soprattutto in che modo si dà supporto alle imprese in questa fase iniziale?
“SeedUp nasce nel 2015 con l’obiettivo di supportare giovani iniziative imprenditoriali attraverso degli investimenti in equity con percorso di accelerazione della durata variabile in base all’esigenza della startup. La fase pre-seed è quella un po’ più delicata nella filiera del ciclo di vita di una startup insieme a quella seed. È un lavoro intenso e impegnativo che però ci dà grandi soddisfazioni”, spiega Alberto Celentano, CEO di SeedUp.
E ad aprile ritornerà il contest di SeedUp “Dall’idea all’impresa green”, giunto ormai alla quarta edizione. Un vero e proprio “acceleratore di idee” per promuovere e favorire lo sviluppo di progetti imprenditoriali in chiave sostenibile. Quali sono le novità previste per il 2021?
“Ogni anno lanciamo una call for ideas. L’obiettivo – aggiunge Celentano – è quello di fare scouting, di trovare una startup a cui poi dar vita con un progetto di pre-accelerazione attraverso un piccolo pre-seed che noi mettiamo in palio di 10mila euro. Abbiamo raggiunto quasi 500 candidature negli ultimi quattro anni. C’è grande interesse, grande fervore nel mondo della green economy. Abbiamo sempre riscontrato massima attenzione e sensibilità da partner sia locali che nazionali. Infatti, gli sponsor sono fondamentali perché sia durante la fase di candidature che nella scelta dei cinque finalisti si creano connessioni e sinergie tra i partner, noi e la startup a beneficio di tutti”.
E parlando di contest, un grande successo con River Cleaning, il progetto che ha vinto la terza edizione nell’aprile del 2019. Qual è stata l’idea che ha portato poi alla vittoria e soprattutto in che modo SeedUp ha supportato questa giovane impresa in una fase successiva?
“La loro è stata un’idea brillante, quella cioè di prevenire il passaggio di rifiuti solidi attraverso canali, come i fiumi, ma ciò che fa sempre la differenza è il team. Sono ragazzi in gamba che in meno di due anni sono riusciti a creare un primo prototipo di questi mulini galleggianti che avrebbero ostacolato il passaggio dei rifiuti solidi sui fiumi. Sono riusciti a brevettarlo a livello nazionale, il contest gli ha dato poi un’importante visibilità. Abbiamo instaurato da subito un percorso con l’obiettivo di espandere il brevetto a livelli europei, oltre che nazionali. Dopo pochissimi mesi, un fornitore con cui loro erano in contatto, che doveva assemblare parte di questi mulini galleggianti, avendo intuito la grandissima potenzialità del progetto, ma soprattutto dei tre founder, ha deciso di acquistare il brevetto, creando una prima exit, che nel mercato delle startup in Italia è ancora una connotazione abbastanza rara, ma è per me la vera finalità a cui dovrebbe ambire una startup”, chiude Alberto Celentano.