LONDRA. Materie prime essenziali e metalli preziosi si nascondono in una categoria di rifiuto che ancora troppo spesso finisce con l’essere conferita in discarica. È quella dei raee, i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Vere e proprie miniere urbane, ricchi come sono di piombo, rame, stagno, alluminio, ferro, palladio, platino ed argento. Studiare i processi di recupero di questi preziosi materiali è l’obiettivo della britannica Wrap e del suo CRM Recovery Project.
Il progetto, finanziato dalla Commissione Europea, punta ad aumentare del 5% nei prossimi tre anni e mezzo il recupero di una gamma di materie prime critiche, sempre più richieste dall’industria europea. “Questi elementi sono essenziali per molti prodotti elettrici – scrive Wrap in un comunicato stampa – e la crescente pressione sulla loro fornitura costituisce una preoccupazione economica crescente per aziende e governi”.
Regno Unito, Italia, Turchia e Germania, i quattro paesi europei coinvolti nell’iniziativa, analizzeranno le attuali modalità di raccolta e gestione dei rifiuti raee e si confronteranno al fine di individuare le tecniche più avanzate di recupero di materiali preziosi dai rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. I risultati di questo studio incrociato saranno poi trasmessi alla Commissione, cui spetterà il compito di tradurli in politiche concrete volte alla creazione di infrastrutture di recupero efficienti e di politiche ad hoc.