Come ogni anno Il Conai, Consorzio Nazionale Imballaggi, ha pubblicato la guida aggiornata per il versamento del CAC, il contributo ambientale che il consorzio incassa dai propri affiliati in base alla quantità degli imballaggi prodotto e, ovviamente, a seconda del materiale. Una variabile, quest’ultima, che il Conai ha determinato e ridefinito due volte solo negli ultimi due anni (non senza polemiche, considerato che l’uso di questi soldi per acquistare dai Comuni i rifiuti differenziati e selezionati nelle piattaforme finisce solo in parte nelle casse degli enti locali).
Le novità principali che emergono dalla guida 2016 – al netto della veste grafica rinnovata – sono le riduzioni del contributo sugli imballaggi in vetro, che a partire dal primo gennaio è sceso da 10,80 a 17,30 euro/ton. Il contributo forfetario sul peso degli imballaggi delle merci, invece, aumenta da 48 a 49 euro a tonnellata, mentre l’aliquota da applicare sul valore delle importazioni dei prodotti alimentari imballati sale leggermente, dallo 0,12 allo 0,13%. Invariata, invece, quella per i prodotti non alimentari, ferma allo 0,06%.
Tra gli adempimenti cui sono sottoposti i produttori, anche la dichiarazione periodica dello stesso contributo, per la quale è stata però elevata la soglia di esenzione. Le imprese che sul 2014 hanno dichiarato un contributo fino a 26€ su un determinato materiale, ora ne sono esentate in quanto l’obbligo di dichiarazione non sussiste fino a quota cinquanta. Soglia che su base annuale si alza notevolmente, passando da 310 a mille euro. Medesimo schema per quanto riguarda le procedure di rimborso ed esenzione dal contributo per quei produttori che non immettono imballaggi sul mercato nazionale in quanto destinati all’esportazione. In questo caso la regolamentazione riguarda le richieste di rimborso che perverranno nel 2017 a consuntivo dell’anno 2016, e anche questa volta la soglia minima passa da 26 a 50 euro per materiale.
Procede anche la costante semplificazione “caso per caso” riferita ad una serie di tipologie di imballaggio che richiedono trattamenti e procedure particolari (come per il comparto ortofrutticolo o per i prodotti farmaceutici). Alcuni prodotti possono essere reimmessi a consumo, alcuni produttori gestiscono imballaggi e non-imballaggi avendo quindi diritto alla procedura semplificata: per questo nella guida c’è un permanente aggiornamento dei casi particolari che vede l’integrazione di nuove categorie anche in questa edizione. Ulteriori definizioni e disambiguazioni tra prodotti classificati come “imballaggio” o “non-imballaggio”, le più recenti sentenze che hanno contribuito a definire la nozione di imballaggio ed ogni altra novità per i produttori interessati al versamento del contributo ambientale sono consultabili nella guida pubblicata sul sito ufficiale del consorzio www.conai.org e richiedibili al contatto infocontributo@conai.org.