RENTRi, il MASE: “Pronti a recepire le richieste delle imprese”

di Luigi Palumbo 25/02/2025

Parla il direttore generale ECB del MASE Luca Proietti: “Il RENTRi è partito bene – dice a Ricicla.tv – ma saremo attenti a recepire le richieste di modifica da parte delle imprese”. Nel frattempo è entrato in vigore il ‘milleproroghe’, ma il rinvio del sistema è già destinato a rimanere lettera morta


Il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti “è partito, ed è partito bene, ma saremo attenti a recepire le richieste delle imprese rispetto alle necessità di modifica della piattaforma”. Parola di Luca Proietti, direttore generale per l’economia circolare e le bonifiche del Ministero dell’Ambiente, che al microfono di Ricicla.tv apre alle richieste di intervento lanciate dalle imprese nelle prime due settimane di operatività della nuova tracciabilità. “Cercheremo di essere veloci per dare un servizio al paese”, garantisce Proietti. Del resto, se sul piano tecnologico il debutto della nuova tracciabilità, partita con lo ‘switch day’ del 13 febbraio scorso, non ha fatto registrare particolari scossoni, sotto il profilo operativo il livello di incertezza resta invece ancora alto.

Con il passaggio dai vecchi ai nuovi modelli di registri e formulari e l’avvio del nuovo sistema informatico RENTRi per il primo scaglione di imprese iscritte, stanno infatti emergendo difficoltà legate alle modalità operative, alle istruzioni di compilazione dei nuovi registri e formulari e al loro rapporto con la normativa nazionale di riferimento. Nodi che impediscono alle imprese – sia produttori e gestori di rifiuti che software house impegnate nell’adeguamento dei sistemi gestionali interoperabili con il RENTRi – di definire con assoluta certezza le proprie prassi operative. In più, sul portale di supporto della piattaforma si sta procedendo proprio in questi giorni alla pubblicazione di nuove casistiche d’uso, cosa che di certo non aiuta.

Nel frattempo, soprattutto sugli impianti, sono già partiti i controlli. L’auspicio è quello di un approccio ‘elastico’ che tenga conto delle difficoltà del momento. Il MASE riuscirà a indirizzarlo? “Sappiamo che il cambiamento pone criticità di implementazione – spiega Proietti a Ricicla.tv – ma resta necessario per il Paese. Certo, serve un salto culturale da parte di tutti, anche delle forze dell’ordine, con le quali manteniamo una stretta collaborazione e che siamo sicuri sapranno interpretare in maniera giusta anche le attività di vigilanza e controllo”.

La nuova tracciabilità, ribadisce insomma il MASE, è partita e non tornerà indietro, a differenza di quanto chiede di fare l’articolo 11, comma 2-bis, della legge di conversione del ‘milleproroghe’, in vigore da oggi. Con un intervento fuori tempo massimo, il Senato ha infatti previsto che il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin sposti l’avvio del sistema al prossimo 14 aprile. Ma visti i tempi tecnici necessari a rendere operativa la proroga, nella migliore delle ipotesi il rinvio avrebbe efficacia per meno di un mese, obbligando nel frattempo tutti a tornare ai vecchi modelli di registri e formulari. Una cura che risulterebbe di gran lunga peggiore del male e che per questo, con ogni probabilità, non vedrà mai la luce.

“Il RENTRi è una necessità infrastrutturale italiana, oltre che una richiesta dell’Unione europea e del PNRR. Una vera riforma epocale – ribadisce Proietti – dopo circa 30 anni bisognava digitalizzare il sistema di tracciabilità non solo per favorire controllo e vigilanza ma soprattutto per offrire ai gestori una piattaforma tecnologica avanzata. I rifiuti sono una risorsa e un’opportunità di sviluppo. Il RENTRi e la digitalizzazione ci aiuteranno“.

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