Il decreto “aiuti ter” dispone il commissariamento delle autorità locali in caso di inerzia sulle autorizzazioni per gli impianti di gestione dei rifiuti previsti dal PNRR e dal Programma Nazionale. Via libera anche all’osservatorio sui consorzi per il riciclo
Regioni, Città Metropolitane e Province che non rispettino i tempi di legge per il rilascio delle autorizzazioni agli impianti individuati dal Programma Nazionale di Gestione dei Rifiuti potranno essere commissariate dal governo. Lo prevede il decreto “aiuti ter” approvato dal Consiglio dei ministri e in via di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento, che destina 14 miliardi di euro a famiglie e imprese per contrastare gli effetti del caro energia, interviene anche sui tempi delle “procedure attuatorie per l’economia circolare”, sancendo la natura di “interventi di pubblica utilità, indifferibili e urgenti” per “le opere, gli impianti e le infrastrutture necessari ai fabbisogni impiantistici individuati dal Programma nazionale per la gestione dei rifiuti”, la riforma del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che dovrà guidare le Regioni nell’aggiornamento dei propri piani di gestione con l’obiettivo di spingere riciclo e recupero e colmare i gap territoriali di gestione.
Il decreto punta a fissare tempi certi per il rilascio delle autorizzazioni relative agli interventi individuati dal Programma, ma anche a garantire la messa a terra degli impianti finanziati dal PNRR, che al capitolo economia circolare e gestione dei rifiuti cuba 2,1 miliardi di euro da spendere entro il 2026. Stando al testo, l’autorità competente che “non provveda sulla domanda di autorizzazione entro i termini previsti dalla legislazione vigente” avrà quindici giorni per farlo, scaduti i quali “il Consiglio dei ministri nomina un commissario ad acta, al quale attribuisce, in via sostitutiva, il potere di adottare gli atti o i provvedimenti necessari”.
Sempre in materia di gestione dei rifiuti il decreto “aiuti ter” istituisce “l’Organismo di vigilanza dei consorzi e dei sistemi autonomi per la gestione dei rifiuti, degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggi”, previsto dalla neonata Strategia Nazionale per l’Economia Circolare. L’Organismo sarà composto da due rappresentanti del Ministero della transizione ecologica, di cui uno con funzioni di Presidente, due rappresentanti del Ministero dello sviluppo economico, un rappresentante dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, un rappresentante dell’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, un rappresentante dell’Associazione nazionale dei comuni italiani. Le modalità di funzionamento dell’Organismo saranno definite dal MiTE con un regolamento ministeriale da adottare entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto “aiuti ter”. Stando alla Strategia Nazionale per l’Economia Circolare, l’Organismo dovrà monitorare “l’andamento delle attività dei diversi Consorzi e Sistemi autonomi ed il rispetto degli obblighi normativi degli obiettivi ambientali che la legge pone in capo agli stessi” verificando “la congruità dei costi sostenuti e la loro attinenza alla relativa realtà economica” e “la corretta determinazione del contributo ambientale”.