Carta, torna la Paper Week di Comieco: Italia ‘maglia rosa’ di riciclo in Europa

di Redazione Ricicla.tv 12/04/2023

Anche quest’anno la filiera italiana della carta sarà al centro del ricco calendario di eventi della ‘Paper Week’ del consorzio Comieco. Montalbetti: “Italia maglia rosa per differenziata e riciclo insieme alla Germania”


Nel 2021 i 3,6 milioni di tonnellate di imballaggi in carta e cartone raccolti in maniera differenziata e avviati a riciclo dal sistema italiano hanno garantito un taglio della CO2 pari al blocco di tutti i veicoli circolanti per più di due settimane. Un piccolo gesto, la differenziata, ma con benefici enormi sul fronte della lotta al cambiamento climatico. Oltre a rappresentare un canale di fornitura sempre più strategico per le industrie della filiera nazionale della carta, “maglia rosa per differenziata e riciclo insieme alla Germania”, ricorda Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco, il consorzio nazionale per il riciclo degli imballaggi cellulosici che anche quest’anno mette la filiera al centro del ricco calendario di eventi della sua ‘Paper Week’.

Direttore, un’occasione per raccontare le infinite vite di un materiale simbolo dell’economia circolare, ma anche per conoscere da vicino le eccellenze industriali di un sistema che è leader in Europa.

“Dal 15 al 21 aprile avremo l’opportunità di raccontare ai cittadini qual è il risultato di quel piccolo gesto quotidiano che è la raccolta differenziata di carta e cartone. Un gesto piccolo, ma con risultati importantissimi. Saranno aperti in tutta Italia più di un centinaio di impianti, che permetteranno di vedere concretamente cosa succede ai rifiuti raccolti presso le famiglie. Contestualmente avremo un’ottantina circa di iniziative – come convegni, approfondimenti o mostre – che permetteranno a centinaia di migliaia di italiani di capire perché vale la pena di fare la differenziata”.

Il nostro Paese è leader di riciclo di carta e cartone in Europa, ma le sfide della transizione ecologica ci chiedono di fare sempre più e sempre meglio. Quali sono, in questo senso, le aspettative rispetto ai fondi che il PNRR ha dedicato alla filiera?

“Il dato più significativo è che i 70 progetti presentati dal settore sono stati valutati e accettati e aspettano quindi soltanto di essere ‘cantierizzati’. Si tratta di una serie di interventi di grande importanza, soprattutto sugli impianti e soprattutto al Sud. Impianti per la lavorazione dei rifiuti in carta e cartone e la loro trasformazione in materiali da avviare al riciclo. Ma sono stati anche finanziati progetti per migliorare il riciclo di particolari contenitori a base cellulosica, come quelli per liquidi, che sono particolarmente ricchi di fibra. Siamo di fronte a una straordinaria opportunità, che permetterà soprattutto di incrementare le quantità di raccolta differenziata”.

Come siamo messi da quel punto di vista?

“Stimiamo che ancora oggi circa 800mila tonnellate di carta e cartone finiscano purtroppo in discarica per la mancanza di un’adeguata rete di raccolta differenziata e trattamento. Questo vuol dire che il nostro Paese, che già oggi da importatore è diventato esportatore netto di macero, possa rafforzare e consolidare la propria leadership in questo settore. Del resto, insieme alla Germania, siamo già ‘maglia rosa’ per raccolta differenziata e avvio a riciclo”.

Restando nella metafora sportiva, e guardando al dibattito sulla messa a terra del PNRR, riusciremo a raggiungere il traguardo entro la scadenza del 2026?

“Penso di sì. Il settore industriale ha fatto tutto quello che era chiamato a fare entro i tempi previsti. E lo stesso si può dire delle strutture ministeriali. Se non intervengono fattori esogeni in questo processo, ce la faremo. Con risultati importanti, non solo sul fronte economico ma anche su quello ambientale, se si tiene conto che già oggi il riciclo dei 3,6 milioni di tonnellate di imballaggi in carta e cartone raccolti in maniera differenziata equivale, in termini di abbattimento della CO2, al blocco di tutti i veicoli circolanti per 15 giorni”.

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