RENTRI, le software house chiedono modifiche urgenti al dm 59

I dubbi interpretativi sulle tempistiche delle registrazioni digitali stanno ostacolando lo sviluppo dei sistemi di interoperabilità con il RENTRI, dicono le software house di Assintel. Che hanno scritto al Ministero dell'Ambiente chiedendo la modifica del decreto 59. E l'allungamento della finestra per le prime iscrizioni. Paone: "Rischiamo di vanificare il lavoro di anni. E non possiamo permettercelo"

Rifiuti tessili, la Commissione punta a chiudere la revisione della direttiva entro dicembre

Al via i triloghi sulla revisione della direttiva quadro rifiuti. Riflettori puntati sulla proposta di introdurre la responsabilità estesa del produttore nel settore dell'abbigliamento e del tessile. La Commissione punta ...Leggi

Depurazione, dalla nuova direttiva Ue costi ulteriori fino a 6,1 miliardi

Gli obblighi di trattamento avanzato previsti dalla nuova direttiva europea sulla depurazione potrebbero generare costi di investimento fino a 6,1 miliardi di euro, calcola uno studio di CNR-IRSA e Utilitalia. ...Leggi

Tracciabilità, trasportatori di rifiuti pronti a promuovere il RENTRI

Niente black box e più trasparenza: la discontinuità con il SISTRI alimenta fiducia nei trasportatori di rifiuti, che dal prossimo 15 dicembre saranno chiamati a iscriversi al nuovo sistema informatico di tracciabilità RENTRI. E che però, chiarisce Conftrasporto, per evitare un doppio pagamento non formalizzeranno l'iscrizione prima di gennaio 2025. Quintaiè: "Per troppi anni abbiamo pagato contributi senza riceverne alcun beneficio"

RENTRI, Assoambiente: “Preoccupati per le tempistiche stringenti”

Meno di tre mesi all'apertura delle iscrizioni al nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti RENTRI. “Bisogna arrivare il prima possibile al consolidamento delle procedure informatiche – spiega Chiara Leboffe di ...Leggi

Falsa partenza per la ‘plastic tax’ Ue: nel 2021 versato oltre un miliardo in meno del dovuto

Nel 2021, anno dell'istituzione della tassa europea sugli imballaggi in plastica non riciclati, gli Stati membri hanno versato nelle casse dell'Ue 5,9 miliardi di euro, sottostimando di 1,4 miliardi di ...Leggi

Depurazione, tra avanguardie e ritardi: Italia alla prova della nuova direttiva Ue

L'Ue si prepara a varare la nuova direttiva sulle acque reflue urbane, che punta a trasformare i depuratori in fabbriche verdi. Un appuntamento al quale l'Italia si presenta tra avanguardie, ritardi e territori che contano entrambe le dimensioni. Come la Campania

RENTRI, l’Albo Gestori Ambientali potenzia le attività di formazione

Già 60 ore di formazione erogate e un calendario di 50 eventi territoriali pronto a partire: così l'Albo Nazionale Gestori Ambientali sta puntando sulla formazione per disinnescare la paura per ...Leggi

Il rapporto Draghi propone un mercato unico delle materie prime seconde

Presentato l'atteso rapporto sulla competitività in Ue curato da Mario Draghi. L'Unione è di fronte a una "sfida esistenziale" ha detto l'ex presidente del Consiglio. Per vincerla servono investimenti ulteriori ...Leggi

Acqua, il centro sud è in crisi ma solo Puglia e Toscana riutilizzano quella depurata

Secondo SNPA solo il 4% del volume delle acque reflue depurate in Italia è destinato al riutilizzo, e quasi esclusivamente al nord. Nelle regioni del centro-sud, quest'anno le più colpite dall'emergenza siccità, solo Puglia e Toscana hanno attivato sistemi di riuso in agricoltura. Nel frattempo si attende il decreto attuativo della nuova disciplina europea, che dovrà essere pubblicato entro il 31 dicembre